"Q è il nome della nostra formazione in duo, ma è anche, metaforicamente, il nome un progetto di trasformazione, attenta e contraddittoria come lo sono tutti i processi di questa natura. Non è la musica il motivo di base per cui lo abbiamo creato, la musica è lo strumento primario attraverso il quale lavoriamo per raggiungere il nostro obiettivo che non è di natura estetica, anche se alla fine, per forza, gli passa in mezzo. La musica è solo il pretesto e, non di meno, il nostro mestiere da sempre.

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Per i Q invece, Q è un campo di opportunità che si nutre a diversi livelli del suono per ritrovare qualcosa che sappiamo di aver messo da qualche parte senza ricordare dove.

C'è ma non c'è.

Quindi, Q è un paradosso e come tale serve a spiegare che nulla c'è da spiegare, ma tutto da percepire.

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Per restare con i piedi per terra ed assicurarci una certa libertà di azione, in termini strettamente musicali ci siamo imposti delle restrizioni: attingere da pochissimi criteri di riferimento, la semplicità, la profondità e lo sguardo interiore. Non ci muoviamo da questi.

Ognuno di essi lavora per alimentare l'altro in sinergia e comunione di intenti, noi ne cogliamo i frutti e li condividiamo con chi se ne farà guardiano.

Questo è quanto, questo è Q".

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Seguici per sapere cosa faremo e dove suoneremo.
Grazie, Marco Fagotti e Jacopo Matia Mariotti.